L’arte e la cultura da sempre fanno parte del patrimonio che l’Italia vanta e che il popolo non sempre apprezza; forse proprio perché non lo conosce a fondo e non sa quanto vale.
In un periodo di crisi morale, etica e soprattutto economica è necessario che ogni paese riparta e ricominci a condividere con il resto del mondo, non solo la moneta circolante, ma anche ciò che viene considerato “risorsa”.
Il nostro stivale, nonostante sia immerso nella culla del mediterraneo, non ha grandi risorse naturali o estensioni territoriali che possano renderlo competitivo in settori di estrazione mineraria, petrolifera o nella stessa produzione industriale che invece, negli anni settanta, ha reso il made in Italy un marchio eccellente.
Oggi ci sono nuovi paesi emergenti, che si son fatti i portatori di nuovi metodi di produzione e con i quali è impossibile competere a livello di costi di manodopera e di materiali.
Ma all’Italia resta tanto: resta un territorio meraviglioso, che se saputo ben gestire, può rendere solo per le attrazioni turistiche, molto più di mille aziende tessili o metalmeccaniche. L’Italia ha i teatri più rappresentativi nel mondo e ha dato i natali ai più grandi compositori di opera lirica e del melodramma.
E ad oggi vanta i migliori teatri, i migliori maestri e le migliori scuole liriche.
Per quanto altri paesi, che hanno notato una nostra forte debolezza in questo settore, tentino da tempo di portarci via il primato, non possono farlo perché devono ancora tanto imparare dalle nostre eccellenze.
Per questo il CAD si impegna a promuovere l’arte ed i particolare, nel suo settore Teatro e Cultura, la musica lirica e sinfonica in ogni dove, avvalendosi della collaborazione dei musicisti e degli artisti di numerosi teatri, in primis di artisti del Coro del Teatro alla Scala di Milano, che hanno dato la loro disponibilità per una collaborazione in nome della Cultura, con la C maiuscola, cultura che questo governo sembra paragonare a degli show televisivi e che vuole relegare solo a delle Elité, allontanando sempre di più ciò che è di tutto il popolo, dal popolo.
In concreto l’obiettivo del CAD sarà quello di riportare l’Opera nelle piazze, grazie all’aiuto di imprenditori che aiuteranno il progetto ed i cui proventi saranno donati alla struttura di volontariato internazionale che la stessa associazione sta portando avanti in un circuito che vede l’utilizzo del metodo “How To Know”, ovvero supportando i popoli in loco secondo le loro tradizioni e le loro usanze, nella loro terra, senza interferire o voler insegnare qualcosa, ma imparando da loro.
Da sempre cultura e sviluppo economico vanno di pari passo e ciò deve continuare ad essere. Le eccellenze italiane saranno i testimonials della nostra volontà di esportare qualcosa che nessuno, tranne noi, può esportare. Un prodotto che non si fabbrica in una catena di montaggio, ma che nasce dall’impegno costante, dalla fantasia e dall’esperienza, nonché dalla genialità.
Un prodotto che spesso viene erroneamente utilizzato e trasformato in un qualcosa di commerciale. Pensiamo invece che il valore di un’Opera Lirica sia inestimabile e pertanto non commerciabile come vorrebbe un mercato che mira sempre più ad un profitto frutto di speculazioni e di malaffare, pensiamo che nell’etica e nella rinascita morale di un paese ci debba per forza anche esser un nuovo modello competitivo, basato sull’eccellenza e non sulla mediocrità o sulla cialtronaggine di circostanza.
E proprio perché gli insegnamenti cristiani che contraddistinguono il popolo italiano spiegano come la fratellanza e l’amore debbano essere universali, come la comunicazione e lo scambio di segni di pace siano, ad oggi, alla base del reciproco rispetto e della reciproca conoscenza, crediamo che il primo passe per sconfiggere conflitti mondiali di interesse, sanguinose guerre utili solo ai potenti, sia poter sognare insieme sulle note di un patrimonio musicale che unisce e non divide mai. Un linguaggio unico di pace: la musica.
Capo Dipartimento Luciano Buono
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Ha intrapreso studi musicali di violino e pianoforte all'età di nove anni presso il Conservatorio "Niccolo' Piccinni" di Bari.
Si è laureato in Discipline della Musica all'Università degli Studi di Bologna, affiancando alla teoria lo studio del Canto Lirico, con il Maestro Gino Lorusso-Toma, perfezio-nandosi poi a Verona con il Maestro Danilo Cestari.
Ha collaborato a vario titolo, con la qualifica di Tenore, presso enti quali "l'Arena" di Verona, la Rai di Milano, "l'Opera" di Roma, "La Fenice" di Venezia, "l'Operà" di Montecarlo, "l'Operà" di Nizza ed altri.
Nell'aprile del 2000 ha interpretato il ruolo di "Turiddu" della "Cavalleria Rusticana" di P. Mascagni nella stagione operistica del Teatro "Mancinelli" di Orvieto.
Successivamente ha interpretato il ruolo di "Cavaradossi" della “Tosca" di G. Puccini presso alcuni teatri di Milano, essendosi classificato al Primo posto nel Concorso Internazionale per Artisti del Coro del Teatro alla Scala. È stato "cover" di svariati artisti di fama internazionale.
Sempre nell'anno 2000, durante una tournée del "Teatro alla Scala" a Tokyo, è stato "cover" del tenore solista della "Messa di Requiem" di G. Verdi, diretto dal Maestro Riccardo Muti.
Attualmente affianca all'attività lavorativa di primo tenore del coro del "Teatro alla Scala", vari concerti e rappresentazioni operistiche, come solista o comprimario.
Vice Capo Dipartimento Giuseppe Veneziano
Il Presidente Nazionale Gerardo ROSA SALSANO ha incontrato a Milano LUCIANO BUONO di un gruppo di Artisti che lavora per il
Teatro LA SCALA di MILANO, che con la collaborazione di Giuseppe Veneziano (anche lui tenore del teatro milanese) e Anika Persiani, interprete e biologa volontaria in territori con situazioni di
disagio (per guerre e miseria), porteranno avanti progetti di solidarietà.
Interviene Luciano: non ci sono prospettive di sviluppo economico nel Vecchio Continente data la forza di paesi emergenti come Cina e India. Non ci sono risorse naturali e noi in Italia abbiamo
due punti di forza: la Storia e la Cultura, oltre ad un patrimonio paesaggistico invidiato da tutti. I punti di forza per esportare e creare opportunità sono la Lirica ed il Melodramma. Un
patrimonio del Popolo che deve tornare ad essere del Popolo e che deve diventare una risorsa essenziale
per ripartire dalla crisi economica e generare una forza nuova che possa riportare l’Italia ad essere un paese forte e trainante. Tutti amano la nostra cultura ma noi non l’apprezziamo
abbastanza
per usarla come “RISORSA”.
Conclude il Presidente Salsano: il Progetto di Luciano e Giuseppe lo trasformerò subito in una grande opportunità per tutti. Avremo la disponibilità di molti artisti della Scala di Milano a
partecipare a Spettacoli per fini Umanitari. Il Teatro Lirico Melodrammatico sarà il portavoce della
nuova filosofia Caddiana nel Popolo , dove la Cultura sarà di fondamentale importanza per costruire la Società del Futuro. Verdi, Puccini,….., UN NUOVO RISORGIMENTO ITALIANO ???
FORSE, CHISSA’, AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA.
GRAZIE LUCIANO, GRAZIE GIUSEPPE, GRAZIE ANIKA !!!
Il gruppo Tre Tenori Italianiӏ nato con il consenso del pubblico, dopo aver partecipato ad una serie di eventi organizzati da Enti Locali e da Associazioni di Volontariato.
Tre artisti preparati, ben conosciuti nell’ambiente lirico, tre voci distinte che si sono incontrate per mettere a punto una scaletta musicale particolare, che propone all’ascolto il repertorio lirico classico e le più note canzoni tradizionalmente interpretate dai grandi tenori.
Giovanni Manfrin, tenore lirico– Si esibisce in numerosi concerti operistici, sinfonici, di musica sacra e contemporanea prendendo parte ad eventi musicali di spicco tra cui la Biennale di Venezia, il Festival Verdi di Parma e il Festival di Obidos (Portogallo).
- Giuseppe Veneziano, tenore lirico-leggero attualmente impegnato con vari Enti ed Istituti, in primis con il Teatro alla Scala di Milano. Ha cantato nei teatri più prestigiosi del mondo, diretto dai maggiori direttori di fama internazionale quali Riccardo Muti, George Prétre e tantissimi altri.
- Luciano Buono, tenore lirico-spinto primo classificato nel Concorso Internazionale per Artisti del Coro del Teatro alla Scala di Milano, ha svolto il ruolo di “cover” di Placido Domingo a Montecarlo ed è stato diretto dai maggiori direttori di fama internazionale quali Riccardo Muti, George Prétre e tantissimi altri.
Per ogni tipo di esibizione, i Tre Tenori Italiani dispongono di un repertorio vasto e di un’eccellente presenza scenica, garantendo il successo dell’evento.